Manifestazione nazionale contro la guerra
 
SABATO 19 MARZO
Roma
Piazza della Repubblica (piazza Esedra)
ore 14
 
 
 
In occasione della giornata mondiale contro la guerra sabato 19 marzo a Roma si svolgerà una manifestazione nazionale contro la guerra, per il ritiro delle truppe dall'Iraq.
 
I compagni e le compagne che partecipano alla manifestazione e vogliono impegnarsi nella diffusione della stampa di Progetto Comunista e nel volantino (che potete leggere qui sotto) si ritrovano a partire dalle ore 12 in Piazza della Repubblica (Piazza Esedra) davanti alla basilica.
 
I numeri di telefono cui fare riferimento sono:
 
347 85 09 212 (Roberto Angiuoni) e 333 43 97 598 (Pia Gigli).
 
 
Francesco Ricci

 

NESSUN PASSSO INDIETRO

SUL RITIRO DELLE TRUPPE

 

 

Due anni fa l’aggressione angloamericana all’Irak nel nome della “democrazia” mirava alla conquista delle sue risorse, ad una postazione strategica negli equilibri internazionali, all’intimidazione preventiva contro tutti i popoli appressi.

 

Due anni di occupazione militare dell’Irak, di saccheggi, bombardamenti, torture, nel nome della “pace” puntano solo a consolidare il bottino di guerra nelle mani dei vincitori.

 

Ma non tutto fila liscio per l’imperialismo. La resistenza irakena ostacola i suoi piani. Larga parte del popolo irakeno vuole il ritorno a casa delle truppe occupanti. Le stesse elezioni farsa di gennaio hanno punito il partito guida del vecchio governo fantoccio (Allawi).

 

Gli USA cercano allora di correre ai ripari. Nel mentre estendono le proprie minacce alla Siria e all’Iran, puntano a coinvolgere le diplomazie di Francia e Germania che, a loro volta, vedono l’occasione di rientrare in campo per partecipare alla spartizione del bottino.

 

In Italia, il “Welcome Bush” di Romano Prodi è l’apertura a questa ricomposizione transatlantica. La tesi di un “cambiamento” dell’amministrazione Bush e persino di Sharon, espressa dai vertici di Rifondazione Comunista, misura la subordinazione a Prodi e il suo prezzo.

 

Il movimento contro la guerra e l’occupazione dell’Irak deve rifiutare di subordinarsi a queste operazioni.

Il ritiro immediato e incondizionato delle truppe non può essere sacrificato alla “programmazione ONU”, cioè al calendario di spartizione dell’Irak da parte delle potenze imperialiste.

Va rilanciata una vera campagna di massa per il ritiro di tutte le forze imperialiste dall’Irak, dal Kosovo, dall’Afghanistan.

Va aperta una campagna di denuncia degli interessi dell’imperialismo italiano in Irak a partire dell’ENI e dalle centinaia di aziende coinvolte nell'affare della “ricostruzione”.

Va sostenuto il diritto incondizionato del popolo irakeno alla resistenza contro l’occupazione, assieme alle lotte di massa dei lavoratori irakeni e alla prospettiva di un governo operaio e contadino in Irak: l’unica soluzione che può combinare la reale sconfitta dell’imperialismo col pieno riconoscimento delle ragioni sociali e democratiche dei lavoratori e delle masse femminili di quel Paese.

 

·        VIA DALL’IRAK, QUI E E ORA, INCONDIZIONATAMENTE!

 

·        PER IL DIRITTO DI RESISTENZA DEL POPOLO IRAKENO CONTRO LE FORZE DI OCCUPAZIONE!

 

·        PER UN GOVERNO OPERAIO E CONTADINO IN IRAK!

 

 

Associazione marxista rivoluzionaria

PROGETTO COMUNISTA

sinistra del PRC

 

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