BOLOGNA: COSTRUIRE L'OPPOSIZIONE A COFFERATI

 
 
Trovate qui sotto un comunicato stampa fatto nei giorni scorsi dal compagno Marco Ferrando (Direzione nazionale Prc) e da Michele Terra (coordinatore bolognese di Progetto Comunista, membro del Cpn) sugli arresti a Bologna e sul ruolo della giunta Cofferati.
 
F.R.


Di fronte alla spropositata accusa di eversione, la liberazione dei tre compagni detenuti alla Dozza è un'assoluta priorità.
L'operato della procura di Bologna va condannato senza esitazioni. Riscoprire reati come quello di eversione del cosiddetto ordine democratico a fronte di conflitti sociali, peraltro limitati ad azioni dimostrative, rivela una volontà repressiva preoccupante.
Nessuno può nascondere l'evidenza che tale azione repressiva sia stata agevolata dalle politiche del sindaco Cofferati e dalle sue dichiarazioni sulla legalità, dalle modalità di gestione che il sindaco ha di questa città negandosi al confronto e proponendo un autoritarismo degno di un podestà.
Ormai è chiaro che questo sindaco non rappresenta più i desideri di cambiamento espressi nelle elezioni dello scorso anno. Sempre più è evidente come la giunta bolognese si delinei come avversaria dei movimenti e dei lavoratori.
La costruzione di un'opposizione sociale e politica a Cofferati non è più rimandabile, in tal senso la nostra richiesta di passaggio all'opposizione di Rifondazione Comunista appare come l'unica proposta razionale per un partito che si vuole in sintonia con i movimenti e le lotte dei lavoratori.