E’ morto Pierre Broué.

Uno storico per militanti.

 

di Francesco Ricci

   

Il 26 luglio è morto, a 79 anni, Pierre Broué.

Il suo avvicinamento al trotskismo -come ricordava- iniziò a 14 anni quando ebbe modo di leggere nella biblioteca del suo professore di storia la Storia della rivoluzione russa di Trotsky. Quel libro formidabile influenzò non solo la sua precoce militanza politica (che si svolse per decenni –fino al 1989- nelle file dei trotskisti lambertisti) ma anche il suo approccio alla storia del movimento operaio. Broué divenne infatti uno storico e un ricercatore e (fu il primo a lavorare sugli archivi trotskiani di Harvard) ma anche e soprattutto un divulgatore rigoroso.

Come fondatore dell’Istituto Leon Trotsky, curò la pubblicazione delle Opere di Trotsky (27 i volumi usciti). Come direttore dei “Cahiers Leon Trotsky” pubblicò molti testi di notevole interesse.

Ma la sua opera principale restano alcuni libri che possono essere considerati dei saggi “definitivi” su alcuni temi. I principali: Guerra e rivoluzione in Spagna (in collaborazione con Temime; ed. Mondadori, 1980); la documentatissima Rivoluzione in Germania. 1917-1923 (Einaudi, ’77); la Storia del partito comunista dell’Urss (purtroppo disponibile in italiano solo in una pessima traduzione Sucargo del ’66) che è l’unico testo esaustivo sul partito bolscevico dalla sua genesi alla degenerazione staliniana scritto da uno storico marxista. Il suo capolavoro resta comunque la gigantesca biografia di Trotsky (edita da Fayard nel 1988 e tradotto per i tipi di Bollati Boringhieri nel 1991 col titolo di La rivoluzione perduta. Vita di Trotsky, 1879-1940). Pur contenendo diversi giudizi non condivisibili (anche su questioni di primaria importanza: come la centralità della battaglia di Trotsky per la Quarta Internazionale negli ultimi anni di vita) è indubbiamente la miglior biografia del dirigente russo. Un libro basato su una documentazione sconfinata e su uno studio sistematico di vicende a cui l’autore ha consacrato decenni di studio. In più di mille pagine si trova non solo la ricostruzione della battaglia di Trotsky ma anche una sintesi preziosa della storia russa dal 1905 al 1940, nonché gli assi centrali della politica della Terza Internazionale, cenni biografici su tutti i protagonisti del socialismo dell’epoca e anche una critica delle altre opere scritte su questi argomenti.

Sui testi di Pierre Broué si sono formati e continueranno a formarsi centinaia di giovani, di militanti rivoluzionari. Per questo gli dobbiamo una profonda gratitudine.