VOLANTINO DEI GIOVANI COMUNISTI DI CREMONA 

 

Ieri 28 Ottobre a Cremona si è svolto, di fronte al tribunale, un presidio in solidarietà ad alcuni militanti del CSA Dordoni che sono processati per aver occupato simbolicamente una sede locale dei Ds in occasione della guerra nei Balcani. I Ds si sono costituiti parte civile: i capi d'imputazione sono molto pesanti (addirittura "sequestro di persona"!). I Giovani Comunisti di Cremona - che condividono le posizioni della sinistra del partito (Progetto Comunista) - hanno aderito e partecipato al presidio e hanno diffuso un volantino il cui testo potete leggere qui sotto. 
L'Ulivo non solo ha gestito in prima persona la guerra nei Balcani ma anche oggi continua ad avallare e sostenere le guerre imperialiste, a dimostrazione del fatto che non è per nulla cambiato e che è quindi assolutamente distruttiva per il Prc la prospettiva dell'alleanza di governo coi liberali.
 
E' da notare il fatto che il presidio - cui hanno partecipato i compagni di Progetto Comunista - ha registrato la totale assenza dei dirigenti di maggioranza del Prc, impegnati a gestire le trattative proprio con l'Ulivo in vista dei prossimi accordi alle comunali.
 
 
Saluti comunisti
 
Alessandro Mazzolini
(Coordinatore Giovani Comunisti di Cremona; amr Progetto Comunista)
 

 
I MOVIMENTI NON SI PROCESSANO
 
I Giovani Comunisti partecipano al presidio in solidarietà coi compagni del CSA Dordoni, che hanno subito una grottesca denuncia dai vertici dei Ds cremonesi.
 
Vi partecipiamo per ribadire la contrarietà alle guerre imperialiste che continuano a segnare la scena internazionale. Se è chiara la matrice di classe (borghese) del guerrafondaio governo Berlusconi, è evidente anche la difesa degli stessi interessi (del capitale e della borghesia italiani) da parte dello schieramento di centrosinistra, come dimostrano in particolare quegli interventi (guerra nei Balcani) che hanno visto come diretti responsabili i dirigenti dell'Ulivo.
 
Le varie prese di posizione  a favore delle guerre imperialiste (passando per l'Afghanistan) assunta dai dirigenti del centrosinistra (Ds in testa), persino nell'intervento militare in Iraq - con la disponibilità a votare a favore nel caso di avallo dell'Onu -, con il voto favorevole al finanziamento dei contingenti italiani e con la critica al taglio delle spese militari (che il governo Berlusconi in crisi si è trovato costretto a fare), sono la chiara esplicitazione di quali interessi i vertici del centrosinistra stiano difendendo.
 
Il movimento operaio deve costruire un'alternativa che passa necessariamente per l'autonomia politica della classe operaia.
 
 
 
GIOVANI COMUNISTI
Cremona