Controriforma Moratti
e clericalismo
La scuola confessionale che piace al centrodestra
di Pierino Marazzani
È in atto un disegno
politico generale dei partiti del centrodestra per smantellare lo stato sociale
(pensioni, sanità ecc), attaccare i diritti sindacali, svuotare la stessa
democrazia borghese (attacco all’indipendenza della magistratura, premierato
con poteri da stato autoritario): tra i bersagli più ambiti c’è la scuola
pubblica. Bisogna precisare che, su questo terreno ma non solo, l’Ulivo ha
aperto la strada alle destre con la disgraziata norma che assegnava “credito
formativo” all’ora di religione, la parificazione delle scuole private, la
ventilata riforma Berlinguer che intendeva ridurre da 5 a 4 anni la scuola media
superiore prendendo a modello gli Usa.
Ma quello che ha fatto e che
intende fare la reazionaria Moratti è un ulteriore peggioramento, godendo della
complicità di settori dell’Ulivo (Margherita soprattutto): ha assunto in
ruolo con concorsi farsa migliaia di insegnanti di religione selezionati dalle
diocesi con criteri clientelari e di discriminazione politica (la chiesa assume
e lo Stato paga); ha preso posizione a favore del crocifisso in classe alla
faccia di tutti i non cattolici; sta smantellando il tempo pieno; si appresta
favorire gli insegnanti cattolici assegnando punteggio anche alle ore di
supplenza svolte presso istituti privati (punti magari falsati in cambio di ore
di insegnamento mal pagate). Non parliamo poi del tentativo di far fuori
l’evoluzionismo e Darwin: altro che “Casa delle libertà”, siamo in
presenza del più retrivo integralismo religioso! Come se non bastasse, la
Moratti ha stilato un documento con Ruini per l’ulteriore cattolicizzazione
della scuola al servizio della reazione clerico-capitalista.
Come rispondere a questi
attacchi? Anzitutto scioperando e lottando con i collettivi studenteschi e con
il sindacalismo di base, smascherando incertezze e ambiguità dei confederali e
dell’Ulivo. Rifondazione non deve accodarsi all’Ulivo ma svolgere un ruolo
autonomo di critica e di lotta: in questo settore è più facile che in altri
poiché sono particolarmente evidenti le compromissioni dell’Ulivo. Ma per
colpire il clericalismo della controriforma Moratti è anche utile lanciare una
campagna nazionale per il boicottaggio dell’ora di religione in tutte le
scuole, per rimuovere i crocifissi in tutte le aule: durante le occupazioni e le
autogestioni facciamo sparire tutti i crocifissi! È anche utile, come stiamo
facendo a Milano, lanciare una campagna di controinformazione sui libri di
storia in uso nelle scuole per smascherarne i contenuti di stampo nettamente
filoimperialista e clericale. Per fare qualche esempio, si può notare che
nessun libro ricorda che vescovi e parroci svolsero un’ampia campagna in tutte
le diocesi a favore della guerra d’Etiopia, così come nel resto d’Europa la
chiesa sostenne le guerre dei rispettivi stati; similmente, in tutti i manuali
vi è un’evidente minimizzazione delle stragi di civili innocenti perpetrate
dai bombardieri alleati in Italia e in Germania. La controinformazione su questi
aspetti può dare un contributo importante alle lotte di studenti e lavoratori
per una scuola liberata dall’oppressione della Chiesa e del capitale.