Corriere Adriatico
Edizione del 24 maggio 2006

Dimissioni da Rifondazione comunista e un duro attacco alla linea politica: "Deriva consociativa"
Fulimeni sceglie la linea Ferrando, nuovo partito


PORTO SAN GIORGIO - L'effetto Ferrando si manifesta anche in periferia e coinvolge le sezioni di Rifondazione comunista.

Alessandro Fulimeni, componente del direttivo del Circolo di Rifondazione e membro della segreteria regionale e federale annuncia l'uscita dal partito e l'adesione al Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori di Marco Ferrando, la cui assemblea costitutiva si terrà a Roma il 18 giugno e che porterà agli inizi del 2007 alla fondazione del nuovo Partito.

Alle motivazioni politiche più generali si intrecciano anche preminenti questioni di carattere locale, come afferma l'esponente comunista:

"L'avvio di una costituente comunista - rileva Alessandro Fulimeni - si rende ancora più necessaria in un paese come Porto San Giorgio, dove occorre arrestare la deriva consociativa di Rifondazione che l'ha portata in due anni e mezzo di governo del paese ad appoggiare decisioni , di estrema gravità , deleterie per l'interesse pubblico.

La capitolazione di Rifondazione alle logiche dell'urbanistica contrattata, che hanno fatto e stanno facendo disastri di enormi proporzioni per i già precari equilibri di P.S.Giorgio, la condivisione delle scelte di privatizzazione ed esternalizzazione di molti servizi pubblici, l'attivo sostegno ad un quadro politico spregiudicato, con una maggioranza che si regge solo grazie alle stampelle di ex oppositori, hanno sfigurato l'identità e il profilo programmatico di questo partito".

Un'analisi dura quella proposta dall'ex membro del direttivo sangiorgese di Rifondazione che si chiude con un appello alla ricomposizione delle forze della sinistra su basi programmatiche evidentemente diverse da quelle attuali.

"In tale contesto disastrato - argomenta infine nel suo intervento Alessandro Fulimeni - e in assenza di una prospettiva politica credibile che rischia bensì di spianare la strada al ritorno delle destre, il Movimento costitutivo del Partito Comunista dei Lavoratori si propone come nuovo soggetto politico che lavora per la ricomposizione unitaria, su basi politiche e programmatiche chiare, delle ragioni sociali e politiche di una sinistra realmente alternativa, nel merito e nel metodo, al blocco di interessi rappresentato dall'attuale maggioranza".