La vittoria di strettissima misura dell'Unione conferma
quanto Progetto Comunista-Sinistra del PRC ha sottolineato nelle settimane
scorse: " Per assecondare le richieste della Confindustria regalando ai
capitalisti 10 miliardi di euro del cosiddetto cuneo fiscale, Romano Prodi si è
fatto mettere con le spalle al muro dalle destre. Non potendo confessare che
ricaverà il grosso di quelle risorse dai tagli alla spesa sociale ha lasciato
mano libera al terrorismo demagogico di Berlusconi presso i piccoli
risparmiatori, con un autogol potenzialmente suicida". (comunicato stampa
del 31 marzo).
Naturalmente la caduta del governo Berlusconi è ragione di
soddisfazione per i lavoratori italiani e per tutti comunisti. Ma la vittoria
di Prodi non è una vittoria dei lavoratori. I lavoratori non hanno lottato e
votato contro Berlusconi per continuare a fare sacrifici. L'annuncio da parte
di Prodi e dei poteri forti che lo sostengono di una nuova stagione di rigore finanziario
e di tagli allo stato sociale è in profonda contraddizione con la domanda di
svolta di grandi masse. Ed anzi rischia di rilanciare Berlusconi, che , a causa
della politica prodiana, esce sconfitto elettoralmente ma non ancora distrutto
politicamente.
Le sinistre italiane non possono subordinarsi a questo
programma padronale e al centro dell'Unione che lo rappresenta, ma debbono
unire le proprie forze attorno ad un programma indipendente per una prospettiva
di vera alternativa.
La grande vittoria della rivolta dei giovani e dei
lavoratori francesi contro le misure di precarizzazione del lavoro e contro il
governo delle destre indica la via da percorrere: non l'alleanza di governo con
i liberali, ma la forza radicale di una opposizione di massa per una
alternativa anticapitalistica .
Marco Ferrando -direzione nazionale PRC, portavoce nazionale
di Progetto Comunista-Sinistra del PRC