Prc di Spoleto contro Bertinotti
Aurelio Fabiani
Segretario Circolo PRC Spoleto
Non ho condiviso e non condivido la scelta del mio Partito di allearsi con il
centro sinistra liberale e di partecipare ad un governo sostenuto dalla
confindustria.
Ciò premesso non posso non accorgermi, e con me tanta stampa, come ad esempio
il Messaggero, che a proposito della presenza del Prc al governo titola :
"Rifondazione al lumicino", dell'insignificante presenza del notro
Partito nella compagine governativa.
Cara è costata a Rifondazione la poltrona di Presidente della Camera e notaio
della politica a vantaggio del nostro ex segretario Bertinotti. Con i due terzi
dei voti della Margherita, il PRC riporta a casa un ministero minore, mentre il
Partito del Presidente del senato ne prende 6, quasi tutti di peso, senza
contare i quattro personali di Prodi.
La funzione notarile di garante delle regole del sistema che ci siamo voluti
prendere ha già prodotto alcune prese di posizione assai discutibili, ultima
delle quali, gravissima, l'attacco di Bertinotti al giornale Liberazione, che
dicendo, attraverso una vignetta, la verità sulla politica di Israele contro i
Palestinesi, secondo il Presidente della Camera non rispetta gli ebrei.
Se questo è il buon giorno, la buona notte sarà tragica. D'altronde segnali
inquietanti sul ruolo del nostro partito nel governo Prodi sono già emersi. Il
dietrofront sulla TAV a Torino, la disponibilità al compromesso sulla legge 30,
l'annuncio del voto positivo al rifinanziamento della missione militare in
Afghanistan, sono i primi esempi non equivocabili, della subordinazione
politica del PRC al governo confindustriale e atlantico di Romano Prodi.
Se questi segnali si collegano a ciò che è ormai evidente anche ai ciechi,
ovverosia la riorganizzazione dei vecchi partiti del Centro Sinistra, in nuove
identità adeguate alla società bipolare del capitalismo moderno, ovvero un
nuovo soggetto liberaldemocratico, il Partito Democratico di D'Alema e Rutelli,
e un soggetto neoriformista, socialdemocratico, la sinistra europea (PRC, più
pezzi della sinistra DS), si può capire come per i comunisti sia urgente
iniziare concretamente a lavorare per la ricomposizione della vasta galassia,
di gruppi comunisti e anticapitalisti presenti in Italia.
L'assemblea di Villa Redenta con Marco Ferrando, ha dimostrato quali grandi
potenzialità politiche ci sono se si lavora per questo obiettivo. Siamo pronti
a farci carico della nostra parte, che sappiamo quanto è importante nella
nostra regione.