UNIONE: FERRANDO, LE INSOSTENIBILI CONTRADDIZIONI DI BERTINOTTI =
Roma, 21 mar. - (Adnkronos) - ''Quanto piu' si avvicina alle
soglie del probabile governo, con la benedizione di Paolo Mieli e dei
poteri forti, tanto piu' la maggioranza dirigente del Prc si impegna
ad approfondire la rifondazione socialdemocratica del partito. E'
questo il senso dell'ultima 'svolta' di Bertinotti. Non e'
un'operazione culturale, ma politica. Se maggioranza Ds e Margherita
marciano verso il partito democratico della grande borghesia, c'e'
spazio per rifondare una socialdemocrazia di governo che collabori con
le classi dirigenti garantendo loro la pace sociale o sterilizzando le
spinte piu' radicali dei movimenti. Il 'nuovo soggetto politico' in
cui il Prc viene chiamato a confluire non e' altro che questo''. Lo
afferma Marco Ferrando della minoranza interna del Prc.
''E' curioso che un'operazione politica tanto 'terrena' giunga
ad indossare l'abito culturale della 'ricerca' religiosa -polemizza-
Che in nome della 'non violenza' si vada al governo con i vecchi
gestori delle guerre umanitarie. Che in nome del socialismo 'delle
persone' e non della classe, si collabori con i portavoce delle grandi
imprese e delle banche, cioe' con la classe avversaria''.
Secondo Ferrando, ''cio' che e' certo e' che la maggioranza
militante del partito non solo non concorda con questa deriva, ma
accentua il proprio dissenso. Quanto a noi manterremo e rilanceremo la
rotta di una autentica rifondazione comunista, assumendoci sino in
fondo le nostre responsabilita'''.
(Com/Zn/Adnkronos)
21-MAR-06 15:50
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CONFINDUSTRIA: FERRANDO, UNIONE RISCHIA DI FAVORIRE
PREMIER SUBORDINAZIONE A POTERI FORTI PREGIUDICA OGNI
VERA ALTERNATIVA
(ANSA) - ROMA, 21 mar - ''La subordinazione
delle sinistre ai
poteri forti del paese,
non solo pregiudica ogni reale
alternativa, ma rischia di
favorire Berlusconi''. Lo afferma
Marco Ferrando, della
minoranza trotzkista del Prc, secondo il
quale ''e' questa la
lezione da trarre dall'intervento di
Berlusconi a Vicenza: piu'
i gruppi dirigenti sindacali e
politici della sinistra
italiana si prostrano ai piedi di Luca
di Montezemolo, e dei
banchieri, candidandosi a governare al
loro servizio, piu' si
consente alla spregiudicata demagogia di
Berlusconi di fare breccia
nella piccola borghesia e in strati
popolari, nella veste paradossale
di 'opposizione' ''.
''E pensare - aggiunge Ferrando - che
l'alleanza con Prodi,
Rutelli, Mastella, e con
il blocco di interessi che sta loro
dietro e' stata motivata a
sinistra con l'esigenza di battere
Berlusconi... I fatti
dimostrano invece che per cacciare
Berlusconi dal versante
dei lavoratori, le sinistre debbono
recuperare una radicale
alternativita' alle classi dirigenti del
Paese ed una piena
autonomia politica e programmatica da Prodi,
Rutelli, Mastella,
D'Alema''.(ANSA).
COM-PNZ/KWB