Tra
il 1917 e i primi anni Venti il proletariato di gran parte
dell’Europa, ma anche di altre zone del mondo, insorse a più
riprese per scardinare il tallone di ferro del capitale che aveva
condotto al macello imperialistico della Guerra Mondiale.
L’Internazionale
Comunista, fondata a Mosca nel 1919, rappresentò, nei primi anni
della sua esistenza, il punto più alto dell’organizzazione su
scala internazionale per dare strategia, tattica e disciplina
all’insorgenza degli oppressi. Per questo la ripubblicazione dei
documenti della Terza Internazionale, tra cui quelli del Congresso
dei popoli oppressi di Baku fino ad oggi inediti in lingua
italiana, rappresenta un piccolo passo perché il filo rosso della
memoria di quegli anni non si spezzi definitivamente.
L’Internazionale
comunista è il partito dell’insurrezione del proletariato
mondiale rivoluzionario. Essa rigetta tutte le organizzazioni e i
partiti che, in forma aperta o velata, addormentano,
demoralizzano, snervano il proletariato esortandolo a inchinarsi
di fronte ai feticci di cui si veste la dittatura della borghesia:
la legalità, la democrazia, la difesa nazionale.
(Manifesto
del II Congresso dell’Internazionale Comunista
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