Noi siamo contrari agli accordi che si sono raggiunti tra il PRC e il
centrosinistra, in regione Emilia-Romagna, in quanto politicamente poco
vicini ai bisogni dei ceti meno abbienti. Soprattutto ci sembra che Rifondazione
abbia accettato in toto il programma del candidato a presidente della giunta
regionale Vasco Errani, che ha più volte sbandierato sui mezzi di
informazione la sua intenzione di proseguire con le privatizzazioni di
tutti i servizi possibili e di quanto sia buona cosa il finanziamento pubblico
alla scuola privata. L'unica nota "positiva" a questi accordi è
l'aver ridicolizzato il PdCI.
Notiamo ancora una volta che le strategie politiche di Rifondazione
si attuano senza prima ascoltare la base del partito, che poi si pretende
che vada a votare senza mettere in discussione le scelte attuate.
Non si comprende neanche come Bassolino sia diventato l'unico candidato,
nella regione Campania, su cui possano convergere i voti di Rifondazione
comunista. Solo pochi mesi fa lo abbiamo condannato, giustamente, per essersi
costituito parte civile contro i disoccupati napoletani. Anche in questo
caso ci si è dimenticati che il PRC i voti li prende normalmente
dai ceti più deboli quindi anche dai disoccupati.
Noi crediamo che la politica del "meno peggio" sia deleteria per il
nostro partito.
Comunque visto che la maggioranza dei dirigenti del partito ha dato
il consenso a questi accordi, noi siamo qui a fare il nostro dovere nei
confronti del partito.