IL MOVIMENTO COMUNISTA RIEMPIE VILLA REDENTA
Domenica, 5 Marzo 2006 ore 17:06


Assemblea affollatissima ,scrive in una nota il PRC di Spoleto,quella di ieri a Villa Redenta indetta dal circolo di Spoleto di Rifondazione Comunista, a cui ha partecipato Marco Ferrando esponente nazionale della sinistra del Partito, oltre a esponenti del movimento come Moreno Pasquinelli di Legittima Difesa e Carlo Romagnoli del Centro Sociale di Perugia. I 200 partecipanti sono stati certamente il fatto più evidente di un incontro che ha detto molte cose importanti. Così tanti partecipanti non si vedevano da anni a Spoleto alle iniziative promosse dal movimento comunista e sicuramente il linciaggio pubblico nei confronti di Marco Ferrando avvenuto negli ultimi giorni, equiparato dalla stampa borghese tra gli “impresentabili” al pari degli esponenti fascisti presenti nelle liste di estrema destra, ha sortito un effetto boumerang che ha portato ad una reazione generale, già largamente percepibile nei giorni scorsi, e che ha fatto si che la partecipazione all’incontro di Spoleto fosse non solo numerosa ma intensa e composita, molti comunisti del PRC, molti comunisti dei gruppi e dei sindacati legati al movimento e moltissimi cittadini di Spoleto di tutte le età, che hanno manifestato condivisione con quanto Ferrando aveva espresso nei giorni scorsi e indignazione per come è stato trattato dai dirigenti del PRC che per accontentare Prodi hanno dato luogo nei suoi confronti ad una sorta di caccia all’untore.
Dall’assemblea sono emerse cinque cose importanti:
La prima è che è stato ribadito in modo univoco e con forza il diritto dei popoli sottoposti a occupazione militare da eserciti stranieri negli interessi delle potenze imperialiste e delle multinazionali, di resistere con le armi all’invasore, chiunque esso sia, fossero pure truppe italiane, non diversamente da quanto fecero i partigiani contro gli occupanti nazifascisti.
La seconda è che queste posizioni sono molto più ampie e radicate di quanto viene espresso dai movimenti organizzati, alla faccia di quanti hanno in questi giorni cercato di espellere il diritto alla resistenza dai diritti dei popoli.
La terza è che i compagni della sinistra comunista del PRC continueranno testardamente a lavorare per costruire momenti di incontro e di unità di lotta nel movimento comunista, tra chi è dentro e chi è fuori del PRC, cercando di costringere anche chi è più riluttante al confronto, all’incontro su obiettivi uni.
La quarta è che è possibile un collegamento informale tra le forze di ispirazione comunista nella difficile battaglia politica che ci vedrà opposti, in quanto “impresentabili”, alle forze “presentabili” che hanno accettato il capitalismo e la pax americana.
La quinta è che da questa assemblea i comunisti escono più forti e consapevoli che anche in Umbria sarà più difficile emarginarli e ridurli al silenzio, visto ciò che sono in grado di fare se riescono a trovare le condizioni per agire uniti.


tratto da Spoletonline.com